“L’Ape Gaia” è un progetto di apicoltura situato a Sale Marasino (BS), portato avanti da Miriam. L’azienda lavora nel rispetto dell’ambiente e del benessere degli insetti, producendo miele e derivati in modo naturale. Miriam ci ha detto che il riscaldamento globale è il clima freddo e piovoso ha influito negativamente sulla vita delle api e sulla produzione di miele. Alcune arnie hanno il retro trasparente per osservare il comportamento delle api. Esse sono registrate presso l’ASL e i dati sono conservati in una banca dati; inoltre sono indicati colore della regina e anno di fecondazione.
Le api raccolgono il nettare e lo trasformano in miele grazie a enzimi presenti nella saliva.Il miele viene depositato nei favi, che si trovano nei melari (parte superiore dell’arnia, separata da una grata per tenere fuori la regina).
1. Rimozione della cera dai telai dei melari.
2. Inserimento dei telai nello smielatore → per forza centrifuga, il miele esce dai
favi.
3. Si raccoglie il miele con spatole lungo le pareti.
4. Passaggio attraverso un colino per togliere la cera.
5. Controllo dell’umidità del miele con uno strumento ottico (valore ideale: circa
16%).
6. Se troppo umido → si usa un deumidificatore.
7. Filtrazione finale con colino più fine, poi il miele va nel maturatore per
decantare.
8. Confezionamento in vasetti sigillati con etichette: origine botanica, geografica, lotto,
scadenza (obbligatoria per legge).
Pappa reale: nutrimento speciale per la regina; prodotta da ghiandole delle api. Molto ricca, proteica ed energizzante. Cera d’api: utilizzata anche per la produzione di candele. Propoli: resina raccolta dalle api usata per disinfettare l’alveare e sigillare fessure.
Tarassaco, acacia, tiglio, castagno, millefiori.
La differenza tra i diversi tipi dipende da:
1. Fiore visitato dalle api: Es. acacia (chiaro, delicato), castagno (scuro, amarognolo), tiglio
(profumato).
2. Periodo di raccolta: in primavera il miele è più chiaro mentre in estate o in autunno è più
scuro e intenso.
3. Zona geografica: Clima e vegetazione locale influenzano sapore e aroma.
4. Cristallizzazione naturale: Alcuni mieli restano liquidi (es. acacia), altri cristallizzano
(es. tarassaco).
5. Lavorazione: Miele grezzo o pastorizzato cambia consistenza e
gusto.
Ogni ape ha un ruolo:
- Regina (riconoscibile): unica fertile, depone le uova.
- Fuchi: maschi che servono solo per la fecondazione (muoiono dopo l’accoppiamento). Anche se
non hanno contribuito alla fecondazione, in estate vengono cacciati dall’alveare e muoiono di
fame.
- Api operaie: nutrono la regina, raccolgono nettare e polline, difendono l’alveare; la
eliminano se perde il suo profumo o la sua fertilità.
• Fecondazione: La regina esce per l'accoppiamento pochi giorni dopo la nascita, si
accoppia con più fuchi e poi resta nell’alveare per tutta la vita; la selezione genetica serve a
migliorare la qualità della regina.
• Comportamenti speciali: In inverno le api formano un glomere per scaldare la
regina, rimuovono le api morte per evitare infezioni e, se manca la regina, producono un ronzio
detto “veglia”.
• Rischi ambientali: Il miele può diventare tossico se il nettare proviene da
piante velenose; i cambiamenti climatici influenzano la fioritura; le api scelgono dove
raccogliere in base alla resa; in estate i fuchi vengono espulsi se inutili.
• Altre curiosità: Le api mantengono l’alveare a circa 37°C, pungono solo per
difesa e poi muoiono; il miele non scade, ma per legge ha una validità di 12 mesi; è vietato
attribuirgli benefici medici senza certificazioni.